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mGlu

I recettori mGlu allargano le frontiere terapeutiche in neurologia

I migliori ricercatori nel campo delle neuroscienze si sono dati appuntamento a Taormina in occasione del Congresso internazionale sui Recettori Metabotropici del Glutammato (1-6 ottobre). La nona edizione del meeting patrocinato dall’Irccs Neuromed di Pozzilli (IS) è un’occasione privilegiata per fare il punto sulle ricerche che hanno per protagonisti i recettori metabotropici del glutammato (mGlu). Questi ultimi infatti si stanno delineando come uno dei più promettenti bersagli verso i quali indirizzare terapie innovative contro un ampio ventaglio di patologie sia di natura neurologica che psichiatrica: dalla sclerosi multipla, all’Alzheimer, alla depressione, alla SLA per citarne solo alcune.

La promessa di nuovi interventi farmacologici, basati sui recettori mGlu, dal design iniziale agli studi preclinici fino alla sperimentazione clinica, è proprio al centro di molte delle sessioni del congresso. Il simposio di apertura è stato dedicato a un settore particolarmente promettente: l’optofarmacologia, ovvero il controllo attraverso la luce di molecole ad azione farmacologica, applicata alle possibilità di intervento sui recettori mGlu. Una settimana densa di appuntamenti dunque per gli oltre 300 partecipanti al congresso, riuniti nel tentativo di chiarire meglio il ruolo di queste molecole, aprendo così alla possibilità di allargare gli orizzonti terapeutici per patologie che ancora oggi sono prive di cure.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.